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Il surfer si compone di due moduli separati:
1) l’unità analitica
2) l’unità di degasaggio/preparazione del campione
utilizzabili sia indipendentemente che mutuamente connessi.
Prima di svolgere gli esperimenti i campioni porosi vanno essiccati e degasati.
Tale fase è un operazione che richiede più o meno tempo, in funzione della natura del materiale e delle dimensioni dei pori.
Il modulo degasatore con tre porte di degasaggio indipendenti, permette la preparazione di tre campioni per volta riducendo in questo modo il tempo complessivo dell’ esperimento.
Precisione e affidabilità della determinazione dell’area superficiale e della dimensione dei pori sono relative a numerosi fattori indipendenti ma connessi fra loro. Il volume di gas adsorbito da un materiale poroso è direttamente legato al volume dei pori e alla superficie esposta mentre la pressione al quale il gas è adsorbito è collegata alle dimensioni dei pori del campione.
Il volume di gas adsorbito è determinato dalla differenza tra il gas adsorbente introdotto nella cella contenente il campione e la quantità di gas adsorbente che rimane in fase gassosa. La sensibilità nella misurazione dell’area superficiale è direttamente legata alla minimizzazione dello spazio libero (volume morto) sul campione e alla precisione nel determinare il dosaggio della quantità di gas introdotta.
Nel sistema Surfer un numero importante di parametri analitici sono stati migliorati rispetto ai modelli precedenti, garantendo misure dei dati in isoterma ancora più affidabili e precise. |
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